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-ray burst"
I Nuclei Galattici Attivi, oltre a essere, come abbiamo detto,
un importante laboratorio
per lo studio di processi fisici in condizioni spesso estreme, sono
anche fondamentali per comprendere la formazione e l'evoluzione delle
galassie. Questi studi richiedono osservazioni coordinate in diverse bande
dello spettro elettromagnetico: l'ottico, l'ultravioletto e l'X, dove
molta della radiazione viene emessa, nonché l'infrarosso, in quanto
parte dell'energia emessa ad energie superiori può
venire assorbita dal gas intergalattico e riemessa in questa banda.
Nel Dipartimento si svolge una attività di ricerca,
nell'ambito di vaste collaborazioni internazionali finanziate dalla Comunità
Europea e dall'European Southern Observatory, il cui scopo è l'identificazione
delle deboli sorgenti scoperte dall'Infrared Satellite Observatory
(ISO). A tal scopo
vengono utilizzati i telescopi ottici di nuova generazione come il Very Large
Telescope appena costruito, con partecipazione italiana, sulle Ande Cilene.
A questi studi si uniscono e complementano le ricerche effettuate tramite la
selezione di sorgenti emettitrici nella banda X rivelate da
BeppoSAX ed in futuro, sperabilmente, dal satellite XMM dell'European
Space Agency, e dal satellite Chandra-XRO della NASA.
Anche in questo caso la scoperta delle
sorgenti è e sarà seguita da una sistematica campagna di identificazione
spettroscopica presso telescopi ottici americani e dell'ESO.
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