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Oggetti collassati quali nane bianche, stelle di neutroni e buchi neri
rappresentano stadi terminali
dell'evoluzione di stelle di massa diversa, i quali, in ragione
della loro compattezza, sono
caratterizzati da un campo gravitazionale particolarmente intenso, che
permette lo studio di effetti di Relatività Generale impossibili
da realizzare in laboratori terrestri: una parte significativa
delle ricerche nel Dipartimento è rivolta allo studio
di tali effetti. Quando oggetti di questo tipo
appartengono ad un sistema binario sono in grado di attirare
gas dall'altra stella e
portarlo ad altissime temperature, dando luogo a complessi fenomeni di
emissione che risultano particolarmente intensi nella banda
dei raggi X. Una situazione
per certi aspetti analoga si verifica nelle zone centrali
(dette "nuclei") di talune galassie, dove si ritiene
che buchi neri di massa tra un milione ed un miliardo di masse solari
attirino, per poi "mangiare", il gas interstellare,
dando luogo a fenomeni di eccezionale luminosità,
quali ad esempio le quasar.
Alcune delle classi di sorgenti compatte oggetto di ricerca nel Dipartimento
sono:
Le variabili cataclismiche, sistemi binari contenenti
una nana bianca, e caratterizzati da
fenomeni di scambio e di perdita di massa da parte delle stelle che li
costituiscono, che talvolta danno luogo a fenomeni di tipo esplosivo.
Tra queste le novae sono particolarmente
spettacolari perché nel giro di poche ore possono diventare anche 100.000
volte più luminose a causa dell'improvviso innesco di reazioni termonucleari
sulla superficie della nana bianca.
Le sorgenti superluminali galattiche, binarie in cui uno dei
membri è un buco nero, dalle cui vicinanze vengono esplusi getti di
materia a velocità elevatissime che, per un effetto di aberrazione,
appaiono eccedere quella della luce. Essendo molto brillanti, sono
un laboratorio ideale per lo studio di fenomeni di formazione
di getti di materia, nonché per
la verifica di effetti di Relatività Generale.
I Nuclei Galattici Attivi.
Alcuni galassie ospitano al loro interno nuclei estremamente
luminosi, emittenti una quantità di radiazione che spesso eccede
quella totale della
galassia stessa. I Nuclei Galattici Attivi emettono inoltre in un ampio spettro
di lunghezze d'onda, andando nei casi più estremi dalle onde
radio ai raggi
di altissima energia. Si ritiene che
il motore dei Nuclei Galattici Attivi sia la caduta di materia su di
un buco nero di milioni di masse solari. Questa interpretazione è stata
recentemente rafforzata da osservazioni del satellite giapponese ASCA e
di BeppoSAX che hanno evidenziato effetti di Relatività Generale tipici
delle regioni immediatamente prospicienti il buco nero.
Presso il Dipartimento vengono svolti studi basati su osservazioni nella
banda del visibile sia da terra sia dallo spazio
(Hubble Space Telescope), e nelle bande ultravioletta ed X, queste ultime
ottenute necessariamente da satelliti orbitanti quali IUE e BeppoSAX.
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