11 Maggio ore 20:30
     Come i fisici vedono le opere d'arte
     Dr. Armida Sodo Università Roma Tre
 
   
Abstract

Negli ultimi decenni, lo sforzo congiunto e l’intenso lavoro di scienziati, conservatori, restauratori e storici dell’arte hanno prodotto ottimi risultati finalizzati ad una completa caratterizzazione dei materiali impiegati nella realizzazione di opere d’arte sia antiche che moderne e allo sviluppo di nuovi specifici trattamenti di conservazione. Questi studi hanno contribuito ad ottenere una maggiore conoscenza delle tecniche, dei materiali e dei meccanismi di degradazione e ad approfondire aspetti storici e tecnologici. Le indagini scientifiche nel campo dei Beni Culturali hanno inoltre permesso di autenticare e datare molti oggetti di interesse artistico e storico e sono state di fondamentale importanza per la repressione di frodi. Fra le diverse tecniche utilizzabili nel campo dei Beni Culturali, la spettroscopia Raman è, ormai da diversi anni, uno strumento utilissimo per identificare pigmenti e coloranti, per studiare i processi di degradazione dei materiali e nell a repressione delle frodi. Verranno mostrati diversi esempi ed in particolare verranno presentati gli ultimi interessanti risultati ottenuti, grazie ad un approccio multidisciplinare, su due antiche legature appartenenti alla Biblioteca Marciana.

   
Curriculum

Armida Sodo è ricercatrice presso il dipartimento di Fisica dell’Università Roma Tre e si è laureata in Chimica nel 1998 con il massimo dei voti. Ha ottenuto il dottorato di ricerca in Chimica-Fisica mettendo a punto un sistema portatile per spettroscopia Raman dedicato alle applicazioni sui Beni Culturali. Ha svolto un post-doc all’ESRF (European Syncrotron Radiation Facility), a Grenoble, Francia, lavorando su nuove linee di ricerca dedicate all’investigazione sui Beni Culturali. Collabora da anni con l’Istituto Centrale per il Restauuro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario (ICPAL) e l’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro (ISCR), con cui ha portato avanti ricerche sullo stato di conservazione e la caratterizzazione di importanti oggetti d’arte e siti archeologici in Italia e all’estero. Ha da poco avviato una nuova linea di ricerca sullo studio dei materiali impiegati nell’arte contemporanea. E’ autrice di diverse pubblicazioni scientifiche (più di 50) su libri e riviste internazionali. Ha presentato le sue ricerche i suoi lavori in moltissimi incontri e conferenze in Italia e all’estero. Tiene corsi universitari e lezioni a master specialistici e presso scuole di restauro.


   
 
 Le conferenze si terranno presso l'Universita' degli Studi Roma Tre Aula Magna del Rettorato Via Ostiense 159 Roma.
L'ingresso e' libero.