Abstract | I batteri autopropellenti sono un gioiello di nanotecnologia. Questi organismi unicellulari non sono solo in grado di vivere e riprodursi, ma sanno nuotare in maniera efficiente, esplorare l'ambiente alla ricerca di nutrienti, il tutto confezionato in un corpo di qualche micron. La possibilita' di costruire dispositivi artificiali con un paragonabile grado di perfezione e' ancora molto remota e nel frattempo il mondo scientifico sta iniziando a sperimentare strategie per lo sfruttamento del lavoro batterico nella movimentazione di micro-dispositivi. Abbiamo di recente dimostrato che la semplice immersione in un bagno batterico produce la rotazione unidirezionale di oggetti opportunamente sagomati. Oltre alle evidenti potenzialita' applicative i nostri risultati dimostrano come l'irreversibilita' intrinseca nella materia attiva batterica puo' generare una fenomenologia inosservabile nei materiali passivi tradizionalmente studiati dalla fisica. Ad esempio, la generazione di un moto coerente rotatorio alle spese dell'energia termica di un normale fluido all'equilibrio costituirebbe un'evidente violazione del secondo principio della termodinamica. |
|
Curriculum | Roberto Di Leonardo e’ ricercatore del CNR presso l'unita’ di Roma dell'Istituto per i Processi Chimico-Fisici dove coordina il laboratorio di intrappolamento ottico olografico. Nato a Pescara nel 1973, frequenta i corsi di laurea e dottorato in Fisica a L'Aquila, svolgendo attivita’ di ricerca su liquidi sottoraffreddati e transizione vetrosa. A partire dal 2005 la sua attivita’ di ricerca si concentra sull'utilizzo della luce come strumento di manipolazione della materia sulla scala del micrometro e nel 2007 riceve il premio "Le Scienze" per le applicazioni delle trappole ottiche alla meccanica statistica, materia soffice e microfluidica. E’ autore di oltre 50 pubblicazioni su riviste internazionali (800 citazioni) e di circa 20 relazioni su invito presso cogressi e istituti internazionali. |